Come posso decarbossilare correttamente la mia cannabis?
Introduzione
Prima che la cannabis presente in prodotti commestibili, oli o tinture faccia effetto, deve essere attivata, tramite il calore. Questo processo è chiamato decarbossilazione , o "decarb" in breve. Durante questo processo, gli acidi inattivi THCA e CBDA vengono convertiti nelle forme attive THC e CBD . Senza questo passaggio, l'effetto rimane debole o imprevedibile. Qui imparerai come comprendere chimicamente il processo e metterlo in pratica.
1. Cosa succede durante la decarbossilazione?
I cannabinoidi non sono ancora attivi nella cannabis fresca o essiccata. Solo il calore scinde un gruppo carbossilico (-COOH) dalla molecola. Questo rilascia anidride carbonica e converte il THCA in THC e il CBDA in CBD . Ora le molecole possono legarsi ai corrispondenti recettori nell'organismo, e solo allora si verificano gli effetti ben noti.
Temperatura + tempo = attivazione dei cannabinoidi
Quando si fuma, questo avviene automaticamente. Per i prodotti commestibili o gli estratti, è necessario controllare il processo deliberatamente, altrimenti la cannabis rimane chimicamente "grezza".
2. Perché la decarbossilazione è importante?
- Efficacia: solo i cannabinoidi attivati sono biodisponibili.
- Dosaggio: stessa temperatura, stesso effetto, nessuna coincidenza.
- Efficienza: utilizzi al meglio il tuo materiale senza alcuna perdita di principio attivo.
3. Metodi comuni
3.1 – Metodo del forno
- Preriscaldare il forno a 100-110°C in modalità ventilata .
- Tritare grossolanamente i fiori, non macinarli.
- Mettere la cannabis in un contenitore resistente al calore.
- Riscaldare il contenitore per circa 30-40 minuti.
- Quindi lasciare raffreddare completamente.
3.2 – Bagnomaria / Sous-vide
Per preservare i terpeni e ridurre al minimo l'odore: confezionare la cannabis in un contenitore ermetico (ad esempio, in un sacchetto resistente al calore o in un barattolo di vetro richiudibile) e riscaldare a bagnomaria a 95-100 °C per 60 minuti. Il risultato è un'infusione uniforme e praticamente inodore.
4. Valori di temperatura e tempo
| Obiettivo | temperatura | Durata del tempo |
|---|---|---|
| THCA → THC | 110 – 118 °C | 30-40 minuti |
| CBDA → CBD | 100 – 115 °C | 40 – 60 minuti |
| Adatto ai terpeni | 90 – 105 °C | 60 – 90 minuti |
Oltre i 150 °C, il THC si ossida in CBN, il cui effetto è più sedativo che psicoattivo.
5. Errori comuni
- Il calore eccessivo distrugge i cannabinoidi e gli aromi.
- Una macinatura troppo fine aumenta il rischio di ustioni.
- Temperatura del forno non precisa: utilizzare un termometro!
- Conservazione non corretta: dopo la decarbossilazione, conservare sempre in un contenitore ermetico, in un luogo fresco e buio.
6. Dopo la decarbossilazione
Il materiale vegetale attivato può essere infuso direttamente in grassi, oli, alcol o sciroppi per produrre prodotti base, ad esempio burro, olio di cocco o miele. In questo modo, i principi attivi vengono rilasciati, consentendo un dosaggio preciso.
7. Conclusion
La decarbossilazione è il passaggio cruciale tra la pianta e l'effetto. Richiede un po' di pazienza, ma non un laboratorio. Con temperature controllate e procedure pulite, otterrai risultati riproducibili ed efficaci, sia che tu lavori in ambito medico o che tu voglia semplicemente ottenere il massimo dal tuo materiale.
Ulteriori letture: Dosaggio corretto: come trovare la tua forza
© 2025 Max Buechse | Scienza · Cucina · Cannabis
Commenti (0)
Non ci sono commenti per questo articolo. Sii il primo a lasciare un messaggio!